Le applicazioni di intelligenza artificiale in ambito industriale hanno iniziato a svilupparsi per soddisfare l’esigenza di mettere a punto dispositivi di automazione non ripetitivi. Attualmente il campo di utilizzo più promettente riguarda i sistemi di visione artificiale.
Un sistema di visione intelligente, è in grado di riconoscere un oggetto come parte di un insieme logico, anche se tale oggetto non è propriamente similare a quello utilizzato come master di apprendimento.
Queste soluzioni si basano su algoritmi di classificazione e funzionano come una rete neurale, utilizzando l’astrazione dell’oggetto, il suo concetto, più che la sua conformazione.
Dovremmo quindi temere che, con l’avvento dell’intelligenza artificiale, si perdano milioni di posti di lavoro?
NO, si perderanno soltanto quelli che concernono i compiti più gravosi e ripetitivi, ma nessuno potrà sostituire l’ingegno dell’uomo, che sarà sempre più richiesto per inventare nuovi prodotti e nuovi algoritmi.
L’occupazione si sposterà su un livello di mansioni più elevato, dedito alla realizzazione e alla manutenzione di tali sistemi.
Fondamentale diventa il coinvolgimento, rendendo i collaboratori persone migliori e più complete.
I limiti della comunicazione non sono più accettabili, come accadeva storicamente e purtroppo ancora accade in alcune aziende, così come non è accettabile il nascondersi dietro la burocrazia dell’azienda.