I viaggi nello spazio sono superflui? Paolo Nespoli

Andare nello spazio rappresenta una sfida verso quelli che sono considerati i limiti fisici dell’uomo: richiede una preparazione incredibile al fine di sviluppare capacità di adattamento a un luogo che è ostile alla vita, dove l’isolamento è totale e le condizioni estreme e impensabili.
Nel vuoto dello spazio una persona morirebbe dopo un millesimo di secondo, per cui è indispensabile una struttura, come la stazione spaziale internazionale, che supporti tutte le funzioni vitali.

(Paolo Nespoli)

La differenza principale tra i russi e gli americani si avverte immediatamente nell’approccio metodologico e tecnologico: estrema essenzialità dei primi, netta ridondanza dei sistemi nei secondi.
Mentre gli americani dopo pochi anni, ritengono una tecnologia obsoleta e superata, i russi, che hanno sempre dovuto combattere con una scarsità congenita di risorse economiche e tecnologiche, tendono a riutilizzare per decenni gli stessi metodi e le stesse apparecchiature, apportando di volta in volta le modifiche necessarie, ma sempre a piccoli step.

(Paolo Nespoli)

Non è una filosofia sbagliata: paradossalmente gli strumenti e i metodi più vecchi funzionano sempre perché sono semplici, mentre le apparecchiature di ultima generazione possono essere talmente complicate da non permettere alcuna riparazione momentanea in caso di guasto.
È questa la lezione che ho imparato dal confronto fra due culture che si trovano davvero agli antipodi.

(Paolo Nespoli)